“L’importanza della relazione madre/bambino”, questa frase più volte letta in numerosi testi e citata da diversi Professori mi è rimasta marchiata a fuoco nella mente. “Una madre sufficientemente buona è una donna che sa rispondere al bisogno del suo bambino nell’immediato, sa comprenderne i bisogni e sa mitigarne le angosce”. Dunque, se questa madre è una donna sana, la relazione con il suo bambino sarà altrettanto sana, consentendole di sviluppare un buon attaccamento materno, di amare suo figlio permettendogli un sano sviluppo.
Ma che cosa accade se questa madre ha difficoltà psicologiche, diventa inaffidabile, violenta, non accudente, e se trascura il suo bambino? Che tipo di relazione instaura con il figlio? Che tipo di rapporto si svilupperà tra di loro, quali vissuti e sentimenti proietterà su di lui? E’ qui il nocciolo della questione: “nella relazione …”
Cercando di capire meglio chi è una madre “sufficientemente buona”, così come dice Winnicott, mi sono imbattuta in un concetto fatto di mille sfaccettature tutte importanti. Sappiamo che non c’è solo la madre a occuparsi del bambino …
(chi è interessato a leggere l’intero studio può scrivermi a paola@paolaspeziale.it)